«Bresciani, un popolo di alcolizzati, fumatori incalliti e obesi». Parola di Ats Brescia (ex Asl)!
L’Asl Brescia e in primis il suo direttore Carmelo Scarcella continuano con il negazionismo, anche davanti all’evidenza.
E’ certificato da anni e da studi scientifici (come il rapporto «Sentieri» dell’Istituto Superiore di Sanità) quanto a Brescia ci si ammali di tumore più che nel resto d’Italia e quanto sia evidente la correlazione diretta tra l’aumento delle neoplasie e i veleni dell’industria chimica, i Pcb e le diossine che hanno devastato il territorio.
Ma questo l’Asl non lo vuole ammettere; per chi si deve occupare della nostra salute i problemi dei bresciani sono sigarette, alcool e obesità.
Già nel 2014 i cittadini rappresentanti una rete di quaranta comitati ambientalisti avevano fatto irruzione nell’ufficio di Scarcella denunciando la sua colpevolezza per aver minimizzato i risultati emersi dallo studio «Sentieri». Per questo erano stati denunciati e per questo sono stati recentemente assolti.
Un dato sottolineato da ATS fa riflettere: la mortalità a Brescia è diminuita grazie alla prevenzione, all’assunzione di farmaci, o meglio, si muore ancora per tumore e malattie cardiovascolar
Negare le principali cause delle malattie che affliggono i bresciani non consente di intervenire preventivamente
Se vuoi viaggiare anche tu tra il mondo reale e il mondo virtuale dell’Ats Brescia e aiutaci a trovare le cattive abitudini dei bresciani!
Di Dino Alberti
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