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Il Governo vuole l’agenzia unica in quanto e’ funzionale al mercato del lavoro prodotto dal Jobs Act, cioè ad un mercato del lavoro iper precarizzato e senza diritti. E’ da considerare che ci sono funzioni e competenze non suscettibili di trasferimento fuori dall’Inps e dall’Inail, sicché non si capisce chi e come farà i controlli su contributi, premi, prestazioni e truffe collegate.

Inoltre, prevedere un’agenzia a costo zero significa creare un’accozzaglia di persone con professionalità molto diverse che si troveranno ad operare con competenze miste ma senza nessuna formazione: Il numero dei controlli subirà un crollo verticale da incompetenza e confusione operativa, a tutto danno della difesa dei diritti dei lavoratori.

Potendo fare la Banca Dati Unica delle Ispezioni, prevista dal Decreto 124/2004, questa sì a costo zero, si fa invece l’agenzia unica. Perché?

Il personale dei due enti (INPS- INAIL) resterà al proprio posto ma sarà sotto il controllo diretto del ministro. Sotto l’influenza della politica. Si mettono le mani sull’autonomia degli enti negando così quello che la costituzione e la legge 88 del 1989 assicurano: cioè che gli enti previdenziali siano dotati di corpi ispettivi propri per il raggiungimento dei loro fini istituzionali. Conseguenza: per i mancati introiti contributivi derivanti dai minori controlli e dalla minore deterrenza che questo sistema comporterà, nel breve volgere di qualche anno il sistema delle assicurazioni sociali e delle relative prestazioni (malattia, maternità, disoccupazione, cassa integrazione, pensioni, infortuni e rendite per malattie professionali) sarà irrimediabilmente compromesso.