Loading

L’acqua è un bene vitale per tutti i cittadini, dal primo all’ultimo. Un bene comune che, per sua natura, andrebbe gestito da soggetti interamente pubblici, possibilmente in forma partecipativa, nel solo interesse delle comunitànon a scopo di profitto.

Questo lo spirito con cui al referendum del 2011 milioni di italiani (oltre il 95% dei votanti) hanno detto no alla privatizzazione dei servizi idrici. Si tratta di uno dei risultati più alti della democrazia del nostro Paese. Un risultato che, disse Stefano Rodotà, presto sarebbe stato messo in pericolo dalle lobbies, dai partiti e dai tecnocrati venduti al mercato.

Non aveva torto, Rodotà. La legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua è stata smontata dagli stessi partiti che l’avevano sottoscritta (lo ricordate lo scandaloso passo indietro di Miriam Cominelli?). Un altro caso emblematico vede protagonista in negativo la Provincia di Brescia: un’istituzione politica governata da non eletti che, nel 2015, ha deciso di svendere il servizio idrico bresciano. Entro il 31 dicembre 2018 quasi metà delle quote (40-49%) saranno messe sul mercato attraverso un bando europeo.

A questa vergogna hanno contribuito tutti quei sindaci – penso a Chiari e Palazzolo sull’Oglio – che quotidianamente parlano di “beni comuni”, “partecipazione”, “democrazia”, “pratiche virtuose”, ma il cui appello al popolo – direbbe sempre Rodotà, è del tutto «insincero», visto che la loro decisione è stata presa all’insaputa di tutti, senza coinvolgimento popolare e persino contro la sua chiara volontà. Del resto per loro gli accordi di partito sono più importanti dei principi!

Il MoVimento 5 Stelle si è battuto fin dall’inizio per l’acqua pubblica. Per questo abbiamo deciso di sottoscrivere e appoggiare l’iniziativa del Comitato “Brescia Acqua Bene Comune”, che alla Provincia ha presentato una richiesta per l’indizione di un referendum consultivo.

Il Comitato ha già scritto a tutti i Comuni per chiedere di appoggiare l’iniziativa attraverso l’approvazione di una delibera (ne servono 25 entro il 30 settembre). Da parte loro, tutti i portavoce M5S eletti si faranno promotori della richiesta nei rispettivi Consigli comunali. Alcuni lo hanno già fatto, mentre altrove, come a Chiari, i cittadini si stanno già mobilitando con una petizione popolare (la prima raccolta firme organizzata dal gruppo Chiari 5 Stelle si svolgerà sabato 5 agosto dalle 8.30 alle 13.00 all’incrocio tra viale Mazzini e viale Mellini).


Nel mio canale YouTube, tutti gli interventi in Aula a favore dell’acqua pubblica.

La mia ultima intervista a Telecolor sul tema del referendum.


Il comunicato stampa del M5S bresciano sul sostegno all’iniziativa del Comitato “Brescia Acqua Bene Comune”.

Download (PDF, 199KB)