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Di ritorno dalla California il “Bomba” non poteva evitare di spararne un’altra delle sue proponendo il lavoro di cittadinanza.

Pensate che, proprio alla Silicon Valley, Google sta sperimentando il reddito di base incondizionato ed Elon Musk, numero uno di Tesla, porta avanti la tesi che l’innovazione tecnologica distruggerà milioni di posti di lavoro in tutto il mondo e per questo ritiene il reddito di base incondizionato una prima soluzione al problema.

Ovviamente Renzi non poteva ammettere che il Movimento 5 Stelle ha sempre avuto ragione parlando di “reddito di cittadinanza” come riattivatore sociale per contrastare i cambiamenti epocali dettati dell’intelligenza artificiale e dall’automazione spinta.

Peccato che l’ex premier, nonostante abbia dichiarato di aver incontrato Musk per imparare da un numero uno, sia uscito con l’ennesimo slogan privo di contenuti.

Ne è la dimostrazione la seguente “non-spiegazione” che la deputata Titti Di Salvo (Pd) ha cercato di dare al “lavoro di cittadinanza” durante l’ospitata di skytg24 di lunedì scorso.

[…] Eh, ma il punto è che, ehm, oggi, e in prospettiva, il lavoro come noi l’abbiamo conosciuto, l’automazione, l’innovazione… ep…, determinerà una riduzione del lavoro come noi abbiamo riconosciuto. Ci vuole un welfare, cioè una rete di protezione sociale, che abbia in mente, come il lavoro tradizionale scomparirà, e può nascere, e può ri… si… ridurre… si… cambia quel tipo di lavoro. Quindi: bisogna cambiare il welfare, un welfare costruito su lavoro tradizionale, fatto da un uomo, maschile generalmente, di una certa età, non è più così il mondo, e quindi il welfare deve innovarsi. Lavoro di cittadinanza vuol dire… fare leva sul fatto che il lavoro, l’articolo 1 della Costituzione, il punto su cui agire per offrire alle persone di svolgere una, un’attività che sia dignitosa… (Titti di Salvo, PD).

Voi ci avete capito qualcosa?

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L’intervento di Titti Di Salvo sul lavoro di cittadinanza.

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